È stata una sera di confronto tra generazioni ed esperienze, quella che si è tenuta il 22 luglio all’oratorio di Bassano Bresciano, dove la nostra fondazione è stata ospitata dalla Consulta Giovani e dell’amministrazione comunale. L’appuntamento di “Nuove frontiere del volontariato, uno sguardo al futuro”, per noi di Gocce di Solidarietà è stato un momento di racconto del nostro fare nel corso degli anni, per far conoscere quanto e cosa abbiamo messo in atto da quando siamo nati e quello che stiamo portando avanti in diversi ambiti che ha sempre lo scopo di aiutare il prossimo in difficoltà.
Grazie all’interazione con il pubblico presente, abbiamo narrato quel dare sostegno e aiuto alle famiglie dove mancano uno o entrambe i genitori e ci sono figli in crescita, che ha generato la nostra realtà associazionistica, ma anche dare un sostegno a donne che si trovano in difficoltà e in situazioni di disagio, questo grazie anche alla collaborazione con l’associazione “Donne oltre”, o la fornitura di materiale di cancelleria per la scuola per coloro che si trovano in situazioni critiche.
Noi di Gocce vogliamo esserci sul territorio locale, italiano, straniero (perché abbiamo ricordato anche i pozzi in Africa e gli aiuti all’Ucraina) e tanti altri progetti che ci hanno permesso di dare un supporto concreto a chi ne ha bisogno. Oltre al presidente Alberto Ferrari è intervenuta Caterina Olivari, anche lei della nostra associazione, che ha raccontato la sua esperienza in Gocce, sottolineando quanto sia importante il concetto di solidarietà e del far il bene per gli altri partendo dal proprio piccolo mondo. Accanto a lei le testimonianze di Paola Cividati attiva anche in Abio (associazione che aiuta i bambini a superare l’impatto con l’ospedale attraverso il gioco, l’ascolto, il sorriso, ambienti a misura di bambino) e di Stefano Nodari, della Consulta Giovani di Bassano che ha raccontato il lavoro fatto negli ultimi 13/14 anni per coinvolgere e rendere partecipi i giovani del paese e farli sentire parte attiva di una comunità.
La serata in oratorio è stata un bel momento di confronto dove è emersa la voglia comune di fare, di mettersi in gioco per essere a disposizione dell’altro/altri e dell’unire le forze per esserci, perché fare solidarietà ti permette di dare aiuto, ma di ricevere anche molto dal punto di vista umano ed emotivo.